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La pratica della Mail Art coinvolge il Centro d’Arte

In programma alcune esposizioni dei nostri artisti

La Mail Art potrebbe essere spiegata come movimento artistico d’avanguardia che prevede l’invio per posta di cartoline, buste, lettere rielaborate artisticamente con vari metodi (disegnate, dipinte, rifinite con collage o assemblage etc.) e indirizzate ad un destinatario.
L’Arte Postale riguarda quindi sia il messaggio spedito, sia il mezzo, solo ed esclusivamente postale, tramite cui viene effettuata la spedizione.

Il movimento della Mail Art è uno dei più longevi di tutta la Storia dell’Arte; essa si è evoluta partendo dagli anni Cinquanta arrivando fino ai giorni nostri. Generalmente si fa coincidere la sua legittimazione nel 1962, anno in cui l’artista Ray Johnson la codificò grazie alla sua attività artistica ispirata al gruppo di artisti contemporanei Fluxus, ai Dada e al movimento futuristico dedicato ai collaggi postali di Ivo Pannaggi (1920).
L’americano Ray Johnson realizzò il primo esperimento di Mail Art “Andata e Ritorno” inviando per posta i suoi lavori in tutto il mondo contrapponendosi così all’idea di commercializzazione e mercificazione dell’Arte che stava prendendo sempre più piede nella società basata sul consumismo e sul profitto.

Nella pratica della Mail Art vi è una compartecipazione all’opera, dato che chi riceve la posta non è un semplice destinatario, ma deve poi partecipare attivamente al movimento, apportando il proprio contributo creativo e inviando la sua opera ad altri che successivamente faranno lo stesso.
I partecipanti a progetti di Mail Art sono quindi sollecitati ad una collaborazione partecipativa; in chi li riceve la posta si provoca la sorpresa, la meraviglia di poter rigirare tra le mani qualcosa che solitamente, nelle esposizioni e nei musei, è vietato toccare.
Molti noti artisti hanno partecipato a progetti di Mail Art, spesso pionieristicamente: i Futuristi, con le cartoline e le epistole di Giacomo Balla e di Fortunato Depero; i Dadaisti, con le cartoline di Max Ernst e George Grosz, oltre che alcune risoluzioni di Marcel Duchamp, Paul Klee e Yves Klein.

I laboratori artistici dei Gruppi Atelier del Centro Riflessi di Vita, condotti dall’arteterapeuta Veronica Pozzi, sono divenuti luoghi di apprendimento, spazi predisposti per attivamente accogliere in contesto non giudicante, per parlare “attivamente” di sé attraverso differenti linguaggi artistici.
Ogni opera, anche se di piccole dimensioni come quelle richieste dalla Mail Art, racconta un’esperienza e insegna a vedere oltre le apparenze, sollecita una ricerca di senso delle cose, invita a porsi piccole e grandi domande, soprattutto in un periodo particolare come quello che stiamo vivendo.
Attraverso l’incontro con con l’arte si può sperimentare un contatto profondo con la propria identità, con il proprio talento. Vi è la possibilità di vivere e ri-vivere la meraviglia di osservare, ascoltare, tracciare, dipingere, incollare, assemblare, manipolare, utilizzando una personale ed unica energia disponibile e inesplorata.
Aderire ad un progetto di Mail Art ha significato confrontarsi con una nuova modalità di fare Arte; è stata un’occasione per sperimentare nuovi materiali, superare i timori nel non riuscire a creare in “piccolo formato”, arrivando invece a risultati inaspettati e gratificanti, “servendosi” della propria curiosità , della disponibilità a sperimentare, delle proprie abilità.

Così gli artisti di questi laboratori hanno creato opere destinate ad altri artisti sconosciuti, partecipando a due iniziative di Mail Art che saranno presentate nei prossimi giorni attraverso esposizioni online, prima di poter essere visitabili di persona, cosa che accadrà quando la situazione epidemica lo consentirà.
Il primo è un evento organizzato da La Riseria di Novara: “PRIMA/21”

Si tratta di un’ampia rassegna di Arte Postale pubblicata “OnLine” da sabato 20 marzo, a cui partecipano le opere dei nostri Camilla Zini, Giorgio Flospergher, Antonella Fiore, Veronica Riva, Fiorella Manzini, Giada Salvo, Bianca Sannino.
Il secondo evento si intitola Rifiorire, ed è organizzato dall’associazione “Tracce Libere Arteterapia” di Venezia; si inaugura sabato 20 dalle ore 10.00 e poi, quando si potrà, diverrà una mostra itinerante in diverse città italiane. A questo progetto hanno partecipato Nicoletta Caneva, Antonella Fiore, Veronica Riva, Simone Croce, Fiorella Manzini, Giada Salvo più Bianca Sannino, Martina Maiga, Eleonora Rossi.

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