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Il “Ludico Dominio” dell’Arte

Una mostra del Laboratorio Artistico del Centro di Aggregazione per Minori con Disabilità

“È l’esperienza artistica diretta che rende l’arte meritevole di essere discussa”.
R. Arnheim,
Pensieri sull’educazione artistica 

Dal 15 al 25 luglio la Galleria Lorenzo Vatalaro presenta l’esperienza del laboratorio artistico condotto dall’artista-terapista Elia Gobbi  con Veronica Sazio e Laly Blas Sanchez, due giovani frequentanti i nostri Centri Diurni, con la collaborazione di Noemi Mirata, tirocinante dell’Accademia di Brera.

La mostra Ludico Dominio raccoglie la maggior parte del materiale artistico prodotto durante l’anno di lavoro, con l’obiettivo di rendere visibile il processo di sviluppo della nostra attività artistica.

Come sottolineano Gobbi e Marco Negri nella presentazione della mostra: “un dominio ludico è una destinazione speciale. …è un giardino artistico governato dalle regole di un gioco definito, ma caratterizzato altresì da attori e partecipanti a loro modo molto originali e autenticamente unici. Non si può essere pronti ad attraversare le possibilità del “ludico” senza disporsi a provare meraviglia.”

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Basandosi sui resupposti metodologici dell’arte terapeutica, la mostra evidenzia come le pratiche dell’arte figurativa nascano dalle mani che lavorano, che impugnano una matita o un pennello, si avvicinano alla superficie del foglio, premono, si muovono, lasciano una traccia del loro passaggio (una linea, una macchia, un punto). “Il segno è una conseguenza di un gesto, del corpo in movimento. Spesso si pensa all’occhio come protagonista dell’atto creativo, in realtà, nell’esperienza artistica diretta, è però la mano l’organo più attivo. La mano determina il coinvolgimento dell’artista nell’atto creativo. …Le mani dei disabili sono mani timide, che toccano con poca convinzione. …Un’altra limitazione è quella di ridurre l’uso della mano alle sole dita.”
In linea con la filosofia che caratterizza il nostro Centro d’Arte, la mostra si propone dunque di sottolineare come, a fronte delle limitazioni delle persone con fragilità,  il lavoro terapeutico artistico abbia come scopo quello di colmare certe assenze o mancanze, con riferimento specifico alle caratteristiche personali di ciascuna delle autrici delle opere presentate.

La mostra sarà inaugurata lunedì 15 alle ore 18, visitabile poi fino al 25 luglio presso la Galleria Vatalaro, in Piazza San Simpliciano (MM2 Lanza).

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